Periodo di massimo splendore politico 1
Grande raduno a Castel Firmiano nel 1957
Per i sudtirolesi, il primo obiettivo dopo entrambe le guerre mondiali è l'autodeterminazione. Nel 1946, il primo presidente della Südtiroler Volkspartei (SVP), Erich Amonn, proclama a Sigmundskron: “Dio, rendici liberi”. Questo desiderio si conclude con un compromesso, il Trattato di Parigi, un accordo a favore dell'autonomia dell'Alto Adige. Ma anche questo non porta a nulla. La prima autonomia per il Trentino e l'Alto Adige è un'autonomia regionale a forte maggioranza italiana. In questa casa, i sudtirolesi avevano solo una stanza in subaffitto e quasi nessun margine di manovra. Questo porta all'insoddisfazione, alla frustrazione e a una rivolta per la giustizia a Castel Firmiano nel 1957, che rappresenta la prima grande prova per il neoeletto presidente della SVP Silvius Magnago.
Nel territorio, c'è grande risentimento dopo che la gente si è resa conto che anche il compromesso della prima autonomia lascia poco spazio all'autogoverno. Anche l'immigrazione continua. Si diffonde un sentimento di mancanza di patria. Dopo che il tentativo di ottenere un po' più di autonomia viene vanificato da Trento e Roma, il neoeletto presidente della SVP Silvius Magnago nel 1957 chiede una posizione più dura. Il grande raduno organizzato dall'SVP a Castel Firmiano nel 1957 è il suo battesimo del fuoco. E il “Via da Trento”, la chiara richiesta di autonomia per il solo Sudtirolo in conformità al Trattato di Parigi, diventa da quel momento in poi un chiaro programma politico. Magnago lo sostiene con grande convinzione.
Periodo di massimo splendore politico 2